Storiella del giorno:
Era il periodo dell'anno scolastico in cui i nostri figli stavano studiando l'Olocausto...
Che Simo dice a Luckyno che gli sarebbe sempre piaciuto vedere quei luoghi...
Ed è bastato solo questo...
Detto, fatto... zaino "free" pronto (quello che non si paga come bagaglio!) e partiti per il nostro personale "weekend della memoria" ad Auschwitz... con tappa a Katowice!


Come nasce la Combo "Auschwitz -Katowice"
Allora... andiamo con ordine...
Prima una doverosa premessa...
Ad AUSCHWITZ ci si può arrivare da diversi punti della Polonia, più o meno vicini... circa un'ora, un'ora e mezza di distanza in macchina o con i mezzi...
Ad esempio da Cracovia o da Varsavia ci si arriva comodi...
E anche con tour organizzati comprensivi di ingresso + trasporto...
Ma noi, sempre a fare di testa nostra, abbiamo scelto di arrivarci da KATOWICE...
Che tecnicamente è l'aeroporto più vicino con voli diretti dall'Italia...
E' vero...
Ma è anche vero che nelle altre città ci siamo già stati e volevamo vedere qualcosa di nuovo...
E poi i nostri amati low-cost (diciamo insieme: "god bless low cost!") ci hanno messo sotto gli occhi un'offerta imperdibile!
Ed ecco come è nata la combo Auschwitz-Katowice...
Adesso però basta tergiversare che come sempre c'è un sacco da fare...
e Luckyno ha in programma di vedere tutto... e un weekend vola!
Dall'aeroporto a Katowice
L'aeroporto è ad una quarantina di chilometri e di minuti fuori città...
ma neanche a dirlo... è ben collegato!
Si può optare per bus o transfer privato... non c'è treno!
Noi abbiamo scelto di prendere il bus fino alla stazione di Katowice Dworzec (la stazione principale),
perchè avevamo alloggio proprio lì...
non vicino... ma letteralmente proprio lì... perchè la vista dalla stanza erano i binari della stazione!
Vabbè...
Come sempre facciamo, anche questa volta abbiamo optato per un alloggio economico ma strategico...
Stavolta era molto economico e molto strategico... e al terzo piano senza ascensore! (no comment!)
Comunque in aeroporto è facile arrivare a prendere bus, perchè non è molto grande...
Appena usciti dal terminal, attraversate la strada e trovate il marciapiede con la fermata...
In pratica ci cadete sopra!
E se no la trovate... seguite la folla, tanto vanno tutti lì!
Per biglietti, c'è macchinetta automatica... anche in inglese, anche bancomat... e per la direzione c'è tabellone elettronico!
Biglietto fino alla stazione centrale costa 7 zloty a testa...
Ah già...
Comunque...
Circa quarantacinque minuti e una decina di "bello, là dobbiamo andarci!" dopo (e tre piani di scale!),
arriviamo all'alloggio/stazione...
giusto il tempo di posare la nostra borsa "free", tappa WC (perchè voi non ci andate?!)
e subito giù in strada a scoprire le meraviglie della città!
O meglio...
Era quasi ora di pranzo...
Ed avevamo uno dei ristoranti tipici più buoni in città proprio a pochi metri di distanza...
E niente...
La sincerità prima di tutto... quindi...
Le meraviglie della città aspetteranno un altro pò...
Prima...
Pranzo da Chata z Zalipia
Da amanti veri e veraci della cucina polacca...
Non potevamo non iniziare che da qui!
Locale arredato in stile "vecchia Polonia", propone una cucina quasi interamente tradizionale...
Il personale è cordialissimo, menù anche in inglese (ma niente turistata delle foto!)...
Appena seduti, portano un piccolo assaggio di benvenuto ed hanno anche antipasti a buffet...
Insomma... un ambiente troppo particolare... e cibo spaziale!
Siamo arrivati belli affamati... ma soprattutto assetati... e a noi la birra polacca piace...
E anche se ci ha portato su il conto di brutto... noi le vogliamo bene e la pardoniamo!
Ad ogni modo...
Piattone con grigliata mista di carne, altre specialità e "pierogi" per due persone (ma andava bene anche per quattro!), acqua e quattro birre (sì avete letto bene!)...
Col metodo boomer calcoliamo a spanne circa 60€... bronzino più, bronzino meno!

Ed ora anche un
Dopo aver fatto "il pieno", riaccendiamo i motori e direzione verso la nostra prima esperienza Katovicica (ma esiste?!)...
O meglio...
Direzione verso la nostra prima "non esperienza"... e tra poco vi raccontiamo perchè!
Ma prima...
Dicevamo?
Ah sì la nostra "non esperienza"!
Allora...
Saliamo sul nostro Uber (ssssh!) tutti contenti in direzione PARK SLASKI (tradotto: Parco della Slesia, la regione polacca dove si trova Katowice!)...
Per un fantastico ed instagrammabile giro sulla CABINOVIA ELKA...
La cabinovia che collega un lato all'altro del parco...
E che sapevamo essere la cabinovia presente in un parco cittadino più lunga d'Europa!
Quello che non sapevamo era che il primo di novembre era chiusa!
Ma non tutto è stato perduto...
Abbiamo avuto l'opportunità e il privilegio di ammirare... "O Stadio"! (tributo alla cinematografia Verdoniana... grande Carlo!)
Luogo che noi amiamo talmente tanto... da rifuggirlo puntualmente in ogni luogo che andiamo!
Ma nella foto qui sotto sembriamo felici lo stesso!

E vabbè... torneremo domani...
alla cabinovia... a "o Stadio" anche no!
Perciò,
dopo che Luckyno si ripreso dall'iperventilazione perchè gli ha sfasato il programma di viaggio...
Piano B...
Riprendiamo il nostro Uber...
Stavolta in direzione quartiere di NIKISZOWIEC (leggetelo pure come volete, l'importante è che lo copiate giusto su maps!)
E' l'antico quartiere dei minatori... oggi rivalutato e bellissimo!
Le sue case dai mattoni rossi, la sua architettura e i suoi viali con i colori dell'autunno lo rendono un luogo unico e fuori dal tempo...



Ed ora...
Bello il quartiere, belle le foto, bello il foliage, bello tutto...
Ma qua l'agenda è carica e dobbiamo ancora smarcare un sacco di roba!
Quindi si torna in città, stavolta per giro "monumentale"...
Nel senso che andiamo proprio per monumenti!
Per noi è importante immergersi nella storia e nella cultura dei luoghi che si vanno a visitare...
E' quello che ci fa sentire davvero dei viaggiatori... e non dei semplici turisti!
Katowice non è molto grande, ma ha le sue bellezze...
Come il Monumento dell'Insurrezione della Slesia con il suo parco cittadino, l'Arena Spodek a forma di Ufo, la Rynek (la piazza del mercato), le sue vie illuminate, come la Tylna Mariacka (pedonale e piena di localini!), la Chiesa dell’Immacolata Concezione, la Cattedrale... insomma la città offre più di qualcosa...
Ed è tutto girabile a piedi, perchè tutto molto vicino!



Ma dopo la cultura (e la camminata!),
ci vuole un pò di sano e spartano divertimento!
E allora dritti verso la prossima esperienza:

Valhalla Pub
La protesta sorge spontanea...
"Andare a un pub non è poi tutta questa esperienza"...
Giusto...
Tranne se al pub puoi lanciare le asce!
Eh già...
Smanettando su internet in cerca di un posto particolare ci imbattiamo in questo...
Un pubbetto seminascosto sotto il cortile di un palazzo dove è possibile sorseggiare una birra, spizzicare qualcosa...
E prenotare per un'ora un box dove lanciare le asce!
Dato che la fortuna ci ha aiutato, per circa 12€ a testa (50 pln) siamo stati un'intera ora a lanciare asce contro un tronco di legno!
Detta così non rende...
Ma vi possiamo assicurare che è stato divertentissimo!
Ora...dopo un pò di sano sport si sa...
bisogna reintegrare i nutrienti persi...
quindi si va a
Cena da Zurownia
Il locale se non è di cucina tipica non lo vogliamo, e questo non fa eccezione.
Lo stile è moderno... ma le ricette sono sempre quelle della nonna!
Senza dilungarci troppo, che la fame si fa sentire...
Piatti della tradizione come zuppe (sui 4-5€), piatti di carne (8-10€), gli immancabili pierogi...
Per noi, zuppa tradizionale, piatto di pierogi (non dite nulla... Luckyno fissatissimo!), due birre e acqua...
Totale 20 € boomerici... dovevamo ribilanciare il pranzo!

Fatta una certa ora... e una certa temperatura...
Si torna in stanza...
E dopo tre piani a piedi, tutti a nanna...
Che domani ci aspetta il vero motivo di questo nostro "weekend della memoria"...
Notte notte...
Giorno 2
Descrivere la giornata e la visita ad Aushwitz non è facile...
Sicuramente bella, emozionante... di forte impatto!
Scusateci se questa parte non sarà proprio "leggera"...
Cercheremo di rispettare il luogo e cosa rappresenta dando come sempre info utili... ma con un tono un pò più "distaccato".
Da Katowice ad Aushwitz
Allora...
Per raggiungere il Campo principale da Katowice ci sono diverse alternative...
c'è il treno... o Uber!
La visita al Campo I e al Campo II - Birkenau
Con il biglietto acquistato on line ci si reca direttamente ci controlli di sicurezza, senza fare fila in biglietteria.
Passati i controlli, ci si reca al grande desk al centro della sala d'attesa, dove si chiedono informazioni e vi daranno "l'adesivo" corrispondente al tour che avete scelto...
Scattata l'ora, arriva la guida e si parte.
Quando si varca il cancello di Auschwitz, il silenzio che accoglie i visitatori è greve, come se l’aria stessa fosse permeata da un dolore antico.
Il nostro gruppo si è radunato e la nostra guida, un uomo di mezza età con un volto serio e compassato, ha dato inizio al tour.
La sua voce, calma e misurata, ha spiegato che Auschwitz non è un solo luogo, ma un insieme di due campi: Auschwitz I, il campo principale, e Auschwitz II-Birkenau, il più grande e devastante.
I partecipanti al tour sono dotati di auricolari perchè le guide parlano dentro un piccolo trasmettitore...
Ma nonostante molti turisti e tante guide a parlare, si percepisce sempre un vociare rispettoso e sommesso.
Il cancello con l'iscrizione "Arbeit Macht Frei"
La prima immagine che ci ha colpiti è stata quella del cancello d’ingresso di Auschwitz I, con la sua famigerata scritta "Arbeit Macht Frei" – "Il lavoro rende liberi".
Un motto che, al di là di ogni logica umana, rappresenta il cinico inganno del regime nazista.
La guida ci ha spiegato che, in realtà, il lavoro non portava alla libertà, ma alla morte.
Le migliaia di prigionieri, in gran parte ebrei, provenienti da tutta Europa, erano costretti a lavorare in condizioni disumane, finendo per soccombere alla fame, alle malattie e alla brutalità dei carcerieri.

Auschwitz I: il campo principale
Abbiamo proseguito il nostro cammino all’interno del campo principale, dove le vecchie baracche in mattoni grigi si allineano ordinatamente, ciascuna testimone di orrori indicibili.
In una di esse, la guida ci ha condotto davanti a una vasta esposizione di oggetti appartenuti ai prigionieri: valigie, occhiali, scarpe, capelli tagliati dalle vittime. È difficile immaginare quanto dolore e sofferenza siano racchiusi in quei semplici oggetti, ognuno di essi portatore di una storia spezzata.
La visita ci ha poi portato in una delle celle di prigionia solitaria, dove i prigionieri venivano rinchiusi per essere torturati, e nell'infermeria, dove venivano effettuati esperimenti medici su esseri umani, una delle facce più abiette della violenza sistematica del regime.

Il Museo di Auschwitz: Memoria e testimonanza
All’interno del campo, il Museo di Auschwitz conserva e mostra numerosi reperti, foto, documenti, e testimonianze che ci ricordano quanto la violenza del regime nazista fosse organizzata e spietata.
Ogni oggetto in mostra sembra parlare, e ogni passo che facciamo ci fa sentire un peso sempre più grande, come se la memoria di chi ha sofferto e perso la vita si stesse intrecciando con la nostra esperienza, richiedendo silenzio e rispetto.
La guida ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di ciò che è accaduto, di non permettere che la verità venga dimenticata o distorta.
Ci ha ricordato che i sopravvissuti, ormai anziani, sono testimoni di un periodo che non deve mai essere ripetuto.

Auschwitz II - Birkenau: la dimensione del lager

Dopo aver visitato Auschwitz I, ci siamo diretti verso Auschwitz II-Birkenau, situato a circa 3 chilometri di distanza.
Lo spostamento è organizzato per gruppi con un bus navetta, che al termine della visita al secondo Campo, riporterà il gruppo al punto di partenza...
Si viene guidati in ogni tappa, non c'è rischio di perdersi.
Birkenau, con la sua vastità, è un luogo che lascia senza parole. Il campo si estende su una superficie enorme e le file di baracche in legno sono disposte su entrambi i lati di un lungo viale.
È il cuore della "soluzione finale", il campo dove venivano portati i prigionieri appena arrivati e dove la maggior parte di essi veniva immediatamente uccisa nelle camere a gas.
Abbiamo camminato lungo i binari del treno, dove una volta arrivavano i convogli di prigionieri.
Il paesaggio è abbastanza "impattante", le torri di guardia in lontananza sembrano scrutare ogni movimento, e il nostro gruppo, piccolo e silenzioso, si è allineato in fila per ascoltare la guida, che ci ha raccontato dell’orrore sistematico e della spietatezza con cui i nazisti avevano organizzato la morte.
Qui, nei pressi della "zona di selezione", venivano scelti coloro che dovevano essere immediatamente uccisi e coloro che avrebbero dovuto lavorare per qualche tempo prima di subire lo stesso destino.

La camera a gas e i crematori
La nostra visita ci ha portato infine a vedere i resti delle camere a gas e dei crematori. Birkenau è il luogo in cui il genocidio è stato portato alle sue estreme conseguenze.
I muri, ormai in rovina, non parlano più, ma è come se l’aria stessa fosse impregnata di morte.
La guida ci ha raccontato che, in un solo giorno, circa 10.000 persone venivano uccise, e che il numero complessivo di vittime ad Auschwitz supera il milione.
La realtà di quel che è accaduto qui è quasi impossibile da comprendere, ma la visita ci ha fatto percepire la gravità di quello che è stato.
Il silenzio che avvolge Auschwitz
Alla fine del nostro tour, mentre ci allontanavamo da Birkenau, il nostro gruppo ha camminato in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri.
La memoria di Auschwitz non è solo una lezione storica, ma una ferita ancora aperta che chiama tutti a non dimenticare.
Quello che ci è stato raccontato non riguarda solo il passato, ma deve servire come monito per il futuro.
Auschwitz ci insegna che l’indifferenza, l’odio e la discriminazione non devono mai trovare spazio nella nostra società.
In quel silenzio che pervade ogni angolo di Auschwitz, il nostro cuore si stringe, ma la consapevolezza che la memoria è la nostra unica arma contro l’oblio ci accompagna nel lasciare questo luogo, con la promessa di custodirne il ricordo, affinché le vittime non siano mai dimenticate.
Presa la navetta in direzione opposta, si torna al punto di partenza... visita terminata...
Che aggiungere?
"Bella" ed emozionante nella sua complessità.
La camminata iniziava a farsi sentire e la fame anche...abbiamo optato per fermarci a mangiare a Oswiecim, prima di rientrare a Katowice da
Bigtom Food & Drink
Si trova a pochi metri dall'entrata principale della biglietteria principale, in direzione della stazione dei treni.
Hamburgeria moderna, locale essenziale, personale gentile e.... panini davvero davvero ottimi!
Non serve dilungarsi...
Due hamburger con condimenti a scelta, patatine comprese nel panino e tre bottigliette d'acqua (non hanno alcolici!),
totale boomerico (riprendiamo il nostro slito tono!): 21€.

Carichi di emozioni e ricordi e con la pancia piena...
Si torna a KATOWICE per la nostra prossima esperienza...
Quella che avevamo saltato ieri... ve la ricordate?
Don't worry che ci arriviamo... di nuovo!
Ah...
Uber per ritorno, stesso prezzo di andata... circa 26€...
Perchè non il treno?
Perchè il sole tramontava presto e la nostra "esperienza bis" di sera non era la stessa cosa... e poi chiudeva!
Quindi altro tentativo alla

Cabinovia Elka
Sempre quella all'interno del PARK SLASKI, sempre la cabinovia nel parco più lunga d'Europa (sara vero?!)...
Sempre lei... ma stavolta era aperta.
Alleluja... Luckyno è più tranquillo!
Si può fare biglietto di sola andata, o andata e ritorno...
Prezzo sola andata, circa 6€ a testa.
Il percorso va da una parte all'altra del parco... e dall'alto la vista è bellissima!
Questa volta siamo stati doppiamente fortunati (ci stava dopo la sfiga di ieri!) e ce la siamo fatta con la transizione del tramonto...
Davvero unica.
Se avete il tempo, fate anche una passeggiata attraverso il parco... ha dei colori spettacolari... soprattutto in autunno.
Il parco si trova a circa 6-7 km dal centro, c'è tram e bus per arrivare (vedere maps!), ma se come noi siete sempre col tempo "tirato",
per tornare in centro si può optare sempre per un Uber o un Bolt...
Anche perchè comunque i biglietti costano circa 1€ a testa... quindi 2€ a coppia... e un Uber 4€!
Comunque noi, sempre tirati per il collo dall'orologio... abbiamo optato per quest'ultimo ,anche perchè avevamo ancora un paio di posti dove andare.
Tornati in centro, dunque, e come sempre assetati...
Breve passeggiatina verso prossimo punto "ristoro"...
Cybermachina
Da buoni e bravi figli degli anni '80-'90 (vabbè più '80 che '90!),
non potevamo non fermarci in questo pub a tema giochi arcade da saletta...
Anzi...€
senza "a tema"... proprio con i giochi da saletta!
Preso l'ascensore (il pub è al secondo piano di un edificio storico!),
SI viene catapultati in un posto a metà tra Supermario World, The Legend of Zelda e Street Fighter!
Carissimi lettori della Gen Z, queste cose non si possno spiegare... cercate su Google!
Si prende da bere al bancone, ci si siete dove c'è posto...
E si hanno a disposizione diverse postazioni dove poter giocare ai videogiochi!
Noi avevamo solo sete... quindi due birre per poco più di 5€...
Che per l'atmosfera, le postazioni a disposizione e la sonora sconfitta di Luckyno da parte di Simo, ci sta!

Ma il tempo quando si gioca si sa che passa velocemente...
Infatti, velocemente arriviamo che ora di cena!
E ci dobbiamo sbrigare...
Perchè come detto quasi all'inizio, qui molti ristoranti tipici chiudono presto... e il nostro chiudeva alle 20:00!
Quindi gambe in spalla e via per una
Cena da Pod Siodemka
Al solito...
Se non è tipico ed economico, non ci piace quindi scelta obbligata per ristorante di cucina polacca!
Per bilanciare l'esborso del pranzo del giorno prima... questo lo abbiamo scelto davvero economico!
Locale con arredamento tradizionale polacco, davvero particolare, personale gentile, cucina spettacolo!
La sintesi è una zuppa, un piatto di salsicce tipiche della Slesia, acqua (non allarmatevi, avevamo già fatto "benzina" al pub!),
totale conto... tenetevi forte: 45... zloty!
Cioè?
Cioè, boomericamente tradotto: circa 10,50€!
Serve aggiungere altro?!

Ed ora...
Dopo i tre piani di scale tanto amati da Luckyno, tutti a letto che domattina il volo di rientro è presto...
Molto presto... ma molto molto presto... alle 6:00!
Quindi domattina (diciamo pure stanotte!), Uber per aeroporto... 35€!
Per viaggiare risparmiando a volte ci si deve accontentare... i low cost sono low cost!
Carichi di tante emozioni e ricordi (e di foto!)...
Si torna a casa...
Già con la testa alla prossima meta...
Quale?
Ovviamente... ne parleremo nel prossimo blog!
Ci vediamo alla prossima destinazione...
Buon viaggio e buona vita!
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